
Tutti hanno sentito parlare, o visto, delle navi in bottiglia ma oggi vogliamo parlarti di un altro tipo di “nave in bottiglia” quella che si realizza la notte tra il 28 e il 29 giugno. Stiamo parlando della “Barca di San Pietro”.
Facciamo un passo indietro e diamo alcune informazioni di base; Pietro (originariamente chiamato Simone, colui che ascolta) iniziò la sua vita come semplice pescatore sul lago di Galilea, e in seguito divenne il primo papa della storia.
Il nome latino “Pietro” significa letteralmente “pietra” e rappresenta la pietra su cui fu eretta la prima chiesa cattolica a Roma.
Molte credenze sono state associate al suo nome. Nel 1800, una leggenda popolare narra che forti temporali ci saranno vicini al giorno di San Pietro, perché il diavolo ha promesso al Santo che in quella data potrà rivedere sua madre all’inferno. Solo una volta all’anno, il 29 giugno.
Questo è il motivo per cui molti pescatori si rifiutano di uscire la notte del 29, per paura di incontrare tempeste. In altri luoghi, si ritiene che questa notte produrrà un pescato particolarmente fecondo, mentre in altri ancora si dice che le acque siano insidiose perché la madre di San Pietro esige un sacrificio umano. Fortunatamente, questa povera madre, è benvoluta in alcune regioni perché si ritiene che mandi forti piogge in quei giorni, per salvare l’agricoltura nei periodi di siccità.
Ma la leggenda più affascinante è senza dubbio quella a cui ci riferivamo all’inizio di questo articolo, la barca di San Pietro, che “magicamente” appare nella notte tra il 28 e il 29 giugno. Principalmente una tradizione del nord Italia, del Veneto, è diventata tuttavia più diffusa negli ultimi anni.
Quindi, come si ottiene la propria “barca di San Pietro”?
Semplice; hai bisogno di un contenitore in vetro, un bicchiere o una brocca. Il 28 giugno, lo riempi per metà con acqua fredda (l’acqua di sorgente è l’ideale), quindi fai scivolare delicatamente un bianco d’uovo.
Poni il contenitore con cura all’esterno, senza scuotere il contenuto, e lo posizioni sul prato, sotto un albero o anche un davanzale va bene.
Quindi lascialo lì tutta la notte e lascia che la rugiada della notte faccia il resto.
Quindi…cosa succede?
La mattina dopo, troverai qualcosa di strano nel tuo contenitore; l’albume avrà assunto una forma molto strana e i filamenti bianchi che si sono formati durante la notte raggiungeranno la superficie dell’acqua. Sembrano le corde e gli alberi di una nave, con le sue vele spiegate.
Gli agricoltori interpretano le vele aperte come una previsione del bel tempo, mentre le vele sottili e chiuse anticipano la pioggia. Si dice che una nave ben modellata sia un segno di un eccellente raccolto durante l’anno.
La magia durerà fino a mezzogiorno, a quel punto inizierà a dissolversi lentamente.
Ci sono convinzioni divergenti riguardo a questo fenomeno. Per alcuni, questa è la barca di San Pietro, il suo modo di far sentire la sua presenza tra i suoi adoratori.
Altri credono che la barca appartenga a Pietro apostolo, pescatore e traghettatore per le anime, che la usa per diffondere la fede in Cristo.
Un’altra scuola di pensiero è che la barca fu quella usata da Pietro per andare all’inferno e liberare sua madre, trasportandola in paradiso.
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Ora ti stai chiedendo: come funziona quella cosa con l’albume?
Naturalmente ci sono spiegazioni molto scientifiche e logiche, che sei libero di ricercare.
Ma ci piace credere nella magia, quindi ti lasceremo a immaginare navi, inferno e paradiso, pioggia e tempeste e forse il prossimo 28 giugno sarai abbastanza curioso di provare il tuo esperimento!
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