
Non so quanti mercatini ho girato per trovare una porta che facesse al caso mio!
Credo che arredare con porte antiche la propria casa renda tutto più scenografico e contribuisca a creare un’atmosfera unica, ricca di emozioni e di sensazioni di “vita vissuta”.
Le porte antiche, secondo me, sono adatte sia per ambienti di campagna che per location urbane.
Autentici capolavori
Le porte antiche sono molto apprezzate anche all’interno ed utilizzate per dividere spazi, per creare un effetto vintage e shabby, senza essere mai fuori luogo perché si integrano perfettamente con arredi anche più moderni (minimale, etnico…) donando stile e personalità. Amo le porte dei granai, quelle dei vecchi fienili, si adattano ad ogni circostanza.
Ma non solo. Fra i trend d’arredo del momento, spicca il design del riuso di porte antiche e vecchi portoni. La creatività non ha limiti!
Le porte antiche, in un’ottica di riciclo creativo, possono diventare testate per il letto, originali separé nelle camere, piani per tavoli e tavolini, utili librerie, ante vintage per armadi e molto altro ancora.
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Dubbi che ci possono assalire nel recupero di una porta
- Carteggio una porta antica? Se trovate una vecchia porta, fatta a mano da un artigiano, non levigatela… come per un mobile, i segni vanno lasciati… quei segni caratterizzano la porta stessa e le lavorazioni manuali praticate per realizzarla.
- Se manca la chiave della serratura antica come faccio? Nessun problema… la chiave si può rifare modificando un’altra chiave antica o vecchia ed adattandola alla serratura. Questa che vedete nella mia porta è stata pulita, aperta, riparata e rinchiodata, oltreché avergli fatto una chiave idonea.
- Come vengono fissate a muro? La maggior parte di porte e portoni vecchi ed antichi sono montati direttamente a muro senza controtelaio; a muro significa che su una porta a due battenti, troverete quattro bandelle in ferro, due per battente, che poggeranno ciascuno su perni da murare. Una volta tali perni venivano murati con malta grossolana e poi intonacati; adesso per accorciare i tempi e ridurre i costi, anziché saldare al perno un pezzo di ferro piatto e murarlo, ci si salda un tondino e il fissaggio a muro avviene, dopo aver forato il muro stesso, con resina chimica.
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- Ed i catenacci? Di catenacci antichi ce ne sono di vari tipi, orizzontali, verticali, piccoli, grandi e sono tutti fatti a mano, cioè fucinati, forgiati e battuti, pertanto piccole opere d’arte. Vanno puliti, carteggiati finemente, spagliettati e lucidati oltreché lubrificati. Tenere i catenacci ferro a vista è pregevole, completano una porta dandogli quel tocco in più.
- Cos’è il saliscendi di una porta vecchia o di una porta antica? Molte porte vecchie ed antiche sono senza una serratura e senza una maniglia, ma sono dotate di un saliscendi, detto anche saltarello. Si tratta di un sistema di chiusura tipico delle vecchie porte costituito da una spranghetta di ferro forgiata che abbassandosi ricade e si inserisce in un nasello a gancio infisso nell’altro battente o nello stipite. Alzandosi, si libera dal nasello permettendo l’apertura e dalla parte opposta può essere azionata manualmente. Questo è il sistema originale e caratteristico che fa aprire molte porte vecchie ed antiche e che va mantenuto. Come il resto della ferramenta forgiata, anche il saltarello, arreda e completa una vecchia o antica porta in legno.
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